di Silvio Gulizia
Internet è uno degli strumenti più usati per cercare lavoro, ma spesso non è sfruttato pienamente. Chiaramente molto dipende da che tipo di impiego si cerca. Rispondere agli annunci on line di Adecco o Monster, giusto per citare alcuni dei siti più noti, può essere sufficiente per chi cerca un profilo impiegatizio, mentre per i manager sarà per esempio più utile gestire un profilo su LinkedIn.
Gestire un profilo significa avere una foto, una biografia in cui si spiega quello che si è capaci di fare e possibilmente si linka il proprio sito o blog. Oggi creare un blog richiede davvero poche capacità tecniche (potete usare Wordpress o puntare su Tumblr se siete più creativi) e il modo migliore per farsi notare è creare post su argomenti che si conoscono, con l’intento di mettere in luce le proprie capacità. In questo caso LinkedIn diventa lo strumento migliore per diffondere il contenuto prodotto. Già che ci siete, chiedete agli amici di farvi l’ endorsement su LinkedIn e magari fatevi scrivere una raccomandazione dalle persone con cui già avete lavorato. Seguite su LinkedIn le aziende in cui vorreste lavorare, controllate se hanno pubblicato degli annunci e connettetevi con i loro dipendenti.
Chi vuole fare lo sviluppatore dovrebbe cominciare a creare qualcosa di proprio e distribuirlo tramite gli store per mobile e desktop. Al contempo, molto utile può essere frequentare network specifici come Bisquits. Ancora meglio: visto che Gild sta per aprire in Italia, buona cosa è registrarsi subito a Coderloop, piattaforma acquisita da Gild che mette alla prova le capacità degli sviluppatori per quando le aziende si rivolgeranno a Gild per il recruiting.
Ai designer invece conviene cercare di farsi invitare in Dribble per creare una vetrina professionale, puntando intanto su 99Design per cominciare a lavorare come freelance e su Tumblr per farsi promozione. La stessa cosa possono farla gli architetti tramite Cocontest e gli aspiranti stilisti con Maison Academia.
Per i fotografi vale lo stesso discorso, ma cambia il network: Instagram (e magari Followgram per gestire l’account) per la promozione, Flickr o 500px per raccogliere i propri lavori e iStockphoto o Gettyimages per cominciare a diffonderli. Più in generale, può essere buona cosa per tutti creare un proprio profilo all’interno di Viadeo, social network dedicato a chi è in cerca di lavoro, così come iscriversi a Jobyourlife, la startup italiana che sfida LinkedIn proponendo solo annunci personalizzati.
Se voi usate Internet per cercare lavoro, ricordatevi che chi ve lo offrirà probabilmente cercherà informazioni su di voi in Rete. Fate in modo che le abbiano direttamente da voi. Acquistate un dominio con il vostro nome e cognome o create un sito su Wordpress o Tumblr usando lo stesso. In alternativa potete puntare su About.me. Soprattutto, date una sistemata al vostro profilo Facebook e rendetelo disponibile per Google & co. Oppure evitate di usare il vostro vero nome e rendete introvabile il vostro profilo. Se però l’avete ripulito all’uopo, allora potete provare a usare Branchout, Facebook e iPhone app pensata per sfruttare amicizie comuni per trovare lavoro.
Queste cose sono fondamentali se volete lavorare in una startup. In questo caso potete cercare annunci su siti come Jobooh e Mappedinworld. Se cominciate a frequentare le comunità di Indigeni Digitali e Italian Startup Scene vi imbatterete spesso in offerte di lavoro legate a questo mondo, ma non solo. Per annunci di lavori creativi ci sono invece Crebs e, appunto, LavoriCreativi.
Chiaramente non potete tralasciare il classico invio di curricula. Uno dei modi migliori di farlo è affidarsi a Jobrapido, startup italiana acquisita per 30 milioni di euro dal gruppo editoriale Dgmt e divenuta il secondo database al mondo per chi cerca lavoro. Qui potete fare ricerche per parole chiave legate alla professione che volete svolgere e per il luogo di lavoro che preferite.
Un’alternativa un po’ geek è cercare sul motore di ricerca di Twitter indicando la professione che vi interessa seguita dalle parole “ offerta di lavoro”, “ annunci” o “ cercasi”. A proposito di Twitter, un’ottima idea è inserire nella vostra bio le parole chiave relative alla professione che volete svolgere e iniziare a postare informazioni, link, considerazioni e magari i vostri post legati ai temi di cui volete occuparvi. Se puntate a lavorare all’estero potete anche twittare il vostro curriculum con l’hashtag #twesume, una moda americana che sta prendendo piede.
This opera is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License.
Fonte: Wired
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